CHIESA DI SANTA CROCE


CHIESA DI SANTA CROCE
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Oggi appartenente alla Parrocchia di San Giovanni Battista, la Chiesa di Santa Croce, fu costruita nel 1898, su intercessione del cavaliere Cesarino e ad opera di Frate Angelico, apprezzabile artista e scultore proveniente dal materano, nonostante alcune fonti confermerebbero la tesi secondo cui l’architetto che si occupò di Santa Croce, era lo stesso progettista autore della Cattedrale de Santos a San Paolo in Brasile, ovvero il tedesco Maximilian Emil Hehl. 

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In effetti, confrontando le facciate principali delle due strutture si vede chiaramente la somiglianza, sia nello stile che nella fattura, nonostante le dimensioni della chiesetta, siano di molto inferiori rispetto alla cattedrale brasiliana. Il Cesarino quindi, probabilmente, incaricò un architetto che prese spunto da una corrente artistica che stava prendendo piede a quell’epoca e che veniva chiamata “Gothic Revival”, o più semplicemente “Neogotico” , che ha contribuito a conferire alla Chiesa un aspetto solenne e imponente con il suo rosone, timpano dalla forma triangolare , cuspidi e guglie.  
Fu affidata alla Congregazione dei frati Bigi della Carità, fondata da Ludovico da Casoria, sotto la direzione di frate Candido Martini.  

Fu completamente restaurata nel 1922 e dopo il sisma avvenuto nel 1980, subì purtroppo danni strutturali che hanno portato ad un nuovo restauro da parte della Sovraintendenza di Salerno.

CHIESA DI SANTA CROCE - FOTO D'EPOCA


Una curiosità è la presenza al di sotto della Chiesa,  di un passaggio sotterraneo (forse i resti di un antico acquedotto di epoca romana, che corre da un cunicolo posto sotto le scale esterne della Chiesa e che fu probabilmente utilizzato nell’ultimo conflitto bellico. Oggi è stato murato, vietando l’accesso, anche se la sua lunghezza risulta davvero notevole, arrivando fino al Seminario arcivescovile che si trova sulle colline di Sapri, verso Torraca.  


All’esterno, la Chiesa presenta un intonaco grigio chiaro, tradizione dello stile gotico, così come lo sono le guglie, il rosone, le cuspidi e le vetrate arcuate che si trovano lateralmente. Tutto si innalza verso l’alto, e questa è una concezione tipica di questo stile, che vuole proiettare il credente, ad innalzarsi verso il cielo, ad aspirare alla santità.  All’interno delle nicchie laterali che si trovano a destra e a sinistra del cancello centrale d’ingresso, sono presenti una statuetta (probabilmente) di Ludovico da Casoria o del Frate Angelico (che si occupò della costruzione della Chiesetta), e una statuetta in marmo femminile, che rappresentava la Madonna Immacolata, presenza centenaria che purtroppo è scomparsa qualche tempo fa a causa di un furto.  


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