SAPRI


Sapri è un comune italiano della provincia di Salerno in Campania. È il maggiore paese del Golfo Di Policastro.


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Sapri è la cittadina descritta come il cuore del Golfo di Policastro; Golfo che abbraccia le tre diverse regioni della Campania, della Basilicata e della Calabria settentrionale e rappresenta l’ultimo comune che chiude (verso sud) la provincia di Salerno. Baia circondata dalla natura dei due parchi nazionali del Cilento- Vallo di Diano e del Pollino, ad oggi, conta circa 7000 abitanti.  
Il paese, un tempo chiamato “Sinus Laus”, ha origini molto antiche considerando i vari ritrovamenti di origine paleolitica presenti nella zona del Canale di Mezzanotte, a largo della costa. Inoltre, testimonianze di personaggi importanti come Cicerone (oratore e filosofo romano) che la chiamava nei suoi scritti “Parva gemma maris inferi” ovvero “piccola gemma del mare del sud”, danno un’idea di quanto la cittadina potesse essere di grande considerazione all’epoca. Nella parte nord del paese infatti, si trovano resti di un’imponente villa romana che ricopre, secondo gli studiosi, circa 7000 mq. Troviamo testimonianze delle invasioni saracene grazie alle torri di vedetta a scopo difensivo, costruite alla fine del cinquecento, lungo tutta la costa. Per molto tempo abbandonata, durante il ‘600 Sapri iniziò a ripopolarsi, e da quel momento, molti viaggiatori passando per la baia, rimanevano affascinati dai luoghi, dal clima e dalla bontà della gente del posto.
E’ particolarmente conosciuta per la poesia di Luigi Mercantini “Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti” scritta per ricordare la “Spedizione” di Carlo Pisacane, patriota napoletano che nel giugno del 1857 riuscì, tramite il piroscafo “Cagliari” della società Rubattino, ad arrivare a Ponza, liberare alcuni detenuti prelevati dalle prigioni e arrivare nella baia. Qui purtroppo non trovò il riscontro voluto, poiché alle masse di contadini della zona, era stato detto dalle truppe borboniche, che i prigionieri liberati, fossero delinquenti ergastolani evasi dall’isola di Ponza. Il 2 luglio 1857, dopo giorni di lunghe battaglie,  Pisacane morì a Sanza, paesino vicino alla nostra cittadina. 


VEDUTA DI SAPRI - COM'ERA



L’inizio del ‘900 è legato invece, alla presenza del cavalier Giuseppe Cesarino, grande benefattore della baia, che ha lasciato al paese un patrimonio, non solo architettonico, ma anche sociale e culturale che ancora oggi gli abitanti riconoscono al filantropo di Sapri.   
Nell’agosto del 1943, Sapri piange molti dei suoi abitanti a causa dei bombardamenti che seminarono morte e distruzioni da parte degli aerei inglesi e che vedevano nella cittadina, un alleata politica dei tedeschi. O almeno, questi sono i racconti dei nonni e degli anziani, che a parlare dell’accaduto, hanno ancora il terrore negli occhi. Furono colpiti principalmente il ponte Brizzi (lato sud del paese) per indebolire del tutto il collegamento coi tedeschi, e la stazione ferroviaria. Si pensava infatti, che su un binario morto, si trovasse un treno carico di rifornimenti per i tedeschi.  
Da molti anni la città, è un’ attrazione turistica soprattutto durante il periodo estivo, periodo in cui i visitatori, possono godere del sole, del mare, del cibo in piena tranquillità. Caratteristica del paese è il suo mare, riconosciuto grazie alle bandiere blu che colleziona ormai da molti anni, le sue colline  ricche di boschi,  macchia mediterranea e oliveti centenari, e le sua costa che affascina con le sue piccole spiagge, insenature, nicchie e rocce a picco sul mare.

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Commenti

  1. Salve, nel mondo in cui viviamo tutta la vita consiste nel volere e non compiere, nel compiere e non volere il giorno in sé e per sé io credo unite al vostro cuore al cuore del Signore si comunica a noi la sua grazia a quella di Dio. umilmente saluti. g.c.

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