LA SPECOLA


LA SPECOLA
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La Specola fu costruita nel 1926 e l’anno successivo, si vide ultimata nella sua incantevole bellezza, grazie ad un architetto di cui ad oggi, non si conosce ancora il nome.

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Si presume che la sua costruzione, fosse una richiesta di Giuseppe Cesarino, (nativo benefattore della baia) che lasciò in eredità al paese anche altri edifici, dopo aver trovato fortuna in Brasile. Non è però un’informazione del tutto certa, poiché la morte del cavaliere risale al 1923. Non a caso infatti, si narra che fu Frate Candido, appassionato di astronomia e appartenente all’ordine dei Padri Bigi, ad insistere per la sua costruzione grazie ad un confratello architetto e attingendo all’ eredità che il Cesarino aveva lasciato ai frati.  


IL MEGLIO DELLE CARNI



Il Cesarino, chiese espressamente all’allora sindaco di Sapri, Prospero La Corte, che la Specola fosse posta nei pressi dei reperti archeologici e della Chiesa. 
Con una legge promulgata dal Re Vittorio Emanuele III, il Presidente del Consiglio Giovanni Giolitti e il Ministro Guardiasigilli Finocchairo Aprile, fu dichiarata “Monumento Nazionale”. Non presenta fondazioni, ma poggia le sue basi direttamente sull’ambulacro delle “cammarelle”, poderoso solaio di alcuni ambienti sottostanti che forse erano utilizzati dai romani, come depositi di derrate alimentari.  



IL PANORAMA DALLA SPECOLA: FOTO D'EPOCA





Evidente è la sua somiglianza con il castello di Miramare a Trieste (fatto costruire da Massimiliano I d’Asburgo) soprattutto confrontando le due torri che condividono il fregio superiore, la merlatura e i 4 bracieri, che per la Specola diventano 7 calcolando anche quelle laterali e quella che si trova nel giardino. Al restauro eseguito nel 1988 dall’ing. Magaldi, dobbiamo la presenza del finto bugnato che viene utilizzato sulle 4 facciate. 



All’esterno troviamo 6 finestre bifore a sesto acuto al primo livello, al secondo  poi, ci sono finestre un po’ più articolate, alternate a rosoni che riprendono lo stesso stile utilizzato per quello della Chiesa. Otto uomini di scienza (Newton, Copernico, Volta, Edison, Marconi, Galilei, Denza e Maffi), sono rappresentati nei piatti maiolicati, e sul portale d’ingresso si trova un’etichetta con su scritto “Istituto Santa Croce- Torretta luogo di Sports” .  


OTTICA DI GIACOMO




All’interno invece, l’ingresso al piano terra non è di particolare interesse, al contrario del primo livello in cui il fregio superiore completa la galleria dei volti celebri. Questa volta infatti, 4 tondi raffigurano due scienziati: Cristoforo Colombo e Leonardo da Vinci, e due uomini di Chiesa: Sant’Antonio da Padova e “Venerabile” Padre Ludovico da Casoria (che non presenta l’aureola poiché solo nel 2014 si completò il suo processo di Canonizzazione). Nella cornice di Sant’Antonio sono presenti due numeri romani, 1231 e 1931 che corrisponderebbero al settimo centenario della morte del Santo e l’anno in cui furono terminate le decorazioni degli interni e della cappella di Santa Croce, su direzione del Frate Angelico.  


OSTERIA LA SPECOLA





Al secondo livello invece, risalendo la scala a chiocciola, troviamo la “stanza delle stelle , chiamata così per il soffitto decorato da stelle di ottone e da costellazioni zodiacali, oggi purtroppo, in parte rovinate dal tempo, anche se la costellazione del cancro, del leone e dei pesci, sono facilmente riconoscibili. 
Nonostante sia stata per molti anni chiusa e non visitabile, oggi, lo è principalmente durante il periodo estivo e, curiosità, è che durante il terremoto avvenuto nel 1980, è stata eccezionalmente riaperta per ospitare coloro che purtroppo si sono ritrovati improvvisamente senza una propria dimora.  


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