FORIA DAL MEDIOEVO ALL’ETA’ CONTEMPORANEA


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Ai tempi della guerra del Vespro combattuta tra Aragonesi e Angioini (1282, 1372), nell’area che ora è Comune di Centola i casali assurti al rango di “Universitas” erano quelli di Centola, Foria e San Severino che con Poderia, appartenevano alla baronia di Sanseverino che il re Carlo II d’Angiò, aveva riassegnata a Tommaso Sanseverino per ragioni di strategia militare. Nel 1404 questa baronia passò all’antica famiglia napoletana dei “Morra” che la detennero fino ai primi decenni del XVI secolo, quando furono costretti a vendere/cedere i casali di Centola, Foria e Poderia, Ciò comportò, di fatto, la dissoluzione del feudo.
Il casale di Foria, con le sue terre, fu acquisito da Giulia de Oristano (vedova di Giacomo Morra, barone di Sanseverino) e suo marito G. Giacomo del Verme. 
Nel corso del 1700, il feudo di Foria, da Francesco Morra passò a Isabella Morra e poi da questa a Marianna Alliata. Successivamente da quest’ultima passò al principe Fabrizio Alliata. 
Gli Alliata,baroni e principi di Villafranca, duchi di Salaparuta erano presenti in Sicilia fin dagli inizi del secolo XIV con Filippo Alliata e i suoi due figli Giovanni e Nicolò che originari di Pisa si erano trasferiti a Palermo.
Il borgo di Foria negli anni 1532, 1545, 1561, 1595, 1648 e 1669 contava un numero di abitanti rispettivamente pari a: 195; 175; 155; 175; 175 e 210. 
Da un censimento del 1809 gli abitanti di Foria erano 290. Per confronto quelli di Centola, San Severino e San Nicola erano rispettivamente pari a: 1000, 215 e 195. Altri censimenti riportano per Foria, i seguenti dati: 274 abitanti nel 1828, 335 nel 1843.
Lorenzo Giustiniani scrive che nel ‘Settecento il casale di Foria che dista 50 miglia da Salerno è collocato su un colle con buoni seminativi e pascoli, malgrado la scarsezza d’acqua. Ai suoi tempi il villaggio contava 400 abitanti tutti agricoltori e pastori ed era feudo dei principi Alliata Colonna di Villafranca.
Giuseppe Antonini mette in risalto che Foria era un villaggio circondato da ubertosi terreni nonostante la scarsezza d’acqua.
Che Foria sia stata un antico feudo della baronia di Sanseverino è confermato da Amedeo La Greca che scrive: Questa contrada è antico feudo di San Severino, sorto all’epoca delle fortificazioni normanne del XIII secolo.
Il toponimo Foria sembra che derivi dalla lingua latina, “Foris” che significa “porta”, a indicare la posizione di questo borgo posto a cavallo del dorsale che divide la Valle del Mingardo da quella del Lambro. La sua importanza strategica derivava inoltre dal fatto che a Foria s’intersecavano quattro vie: da Camerota; da Centola; da Celle e da San Nicola.




I terreni che afferivano al feudo di Foria, per la loro esposizione erano tra i più appropriati per essere coltivati a vigneto. Nel ’Novecento i vini prodotti a Foria erano apprezzati ed esportati anche nelle lontane Americhe. 
Nel 1806 Centola divenne Comune autonomo; quelli che erano i casali di Foria, San Nicola e San Severino, con i loro territori, divennero frazioni di Centola e parte integrante del Comune. 
Alla fine del XIX secolo al dissolvimento del feudo di Centola seguì anche quello di Foria che apparteneva alla famiglia Alliata, principi di Villafranca. Infatti, le terre e gli immobili di questa baronia, nel 1871, furono messi in vendita e completamente alienati. 
La piccola borgata di Foria, era (è) articolata in quattro casali: Casal di Basso, Casal di Mezzo, Casalicchio e Casal di Sopra. I centri storici della Foria di oggi sono in pratica rimasti molto simili a quelli dell’ultimo periodo feudale. 
Nei casali di Foria sono presenti interessanti edifici che risalgono a tempi passati e che ricordano la storia, eventi e personaggi che hanno contribuito allo sviluppo sociale e culturale del borgo. 
Tra questi rientra l’antico palazzo, comunemente denominato “Palazzo del Principe”, situato all’ingresso del paese, nel Casale di Sopra (via Madonna delle Grazie), purtroppo fortemente e impropriamente rimaneggiato,che probabilmente fu fatto costruire dai feudatari dell’epoca, i Morra e\o gli Alliata di Villafranca.
Tra le dimore storiche di Foria va annoverato l’edificio, settecentesco, che appartenne alla famiglia del maestro Casimiro Imbriaco, quella dove nacque e abitò il generale Pietro Imbriaco, entrambe nel Casale di Mezzo, e infine la casa della famiglia Serva in via Madonna delle Grazie. 
D’interesse storico culturale e artistico è l’antica chiesa intitolata alla Madonna delle Grazie nella via omonima del Casale di Sopra e l’annesso campanile che sottoposti a drastici rimaneggiamenti risalgono intorno ai secoli XVII e XVIII.



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