PALAZZO LUPO


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E’una delle abitazioni più antiche di contrada Serra, sempre appartenuta alla famiglia Lupo, che arrivò a Centola, da Napoli in un periodo compreso tra il 1335 e il 1341. Il capostipite si chiamava Ludovico Lupo. Egli comprò una casetta nella campagna in cima alla collina che domina la valle del fiume Lambro e che era chiamata “i Sauci” perché era ricca di piante di sambuco, saùco, appunto. La piccola casa fu trasformata gradualmente da Ludovico in un palazzo che fu completato nel 1359.
L’ingresso principale si caratterizza per un grande portale in pietra arenaria locale, alla cui sommità è incisa una data, il 1782, che indical’anno di costruzione dello stesso e per la presenza di un importanteportone di legno bugnato. 
Varcando il portone si trova un arco a volta seguito subito da una corte a cielo aperto, con una scala in pietra arenaria che porta alle stanze. 
Nel cortile è possibile osservare alcune feritoie nella muratura che consentivano il controllo sia del portone principale, sia di quello che posto alla sommità delle scale portava all’interno del palazzo.


La parte del palazzo che si affaccia su “donna nina” (sud, sud-est) ha come caratteristica principale, tre grandi archi in pietra sovrastati da un’ampia terrazza che ne rendono inconfondibile la forma. All’interno notevole era la cosiddetta “galleria”, una stanza molto più grande delle altre, che era utilizzata per ricevere ospiti, organizzare feste, incontri con personaggi e autorità importanti. 
E’ interessante evidenziare come la strutturacomplessiva del palazzo, soprattutto esternamente è rimasta in sostanza la stessa. 



Palazzo Lupo, nel corso dei secoli, ha subito più volte saccheggi e incendi. Il primo episodio risale all’anno 1480. Autori del saccheggio e del successivo incendio furono pirati turchi saraceni. Altri attacchi il Palazzo li subì, sempre per opera di pirati, nel 1509 e nella notte del 23 marzo 1528. Le conseguenze di questi attacchi erano una vera e propria spoliazione di ori, documenti, utensili. L’attacco della notte del 20 settembre 1626 e della notte del 2 ottobre 1703 fu per opera di briganti e di comuni malviventi. Gli incendi e i saccheggi del 19 settembre 1795 e del 2 agosto 1809 ebbero invece motivazioni politiche. Nel corso dei secoli questo palazzo ha svolto un ruolo politico e sociale rilevante per le cariche e le funzioni che i suoi proprietari hanno ricoperto. Molti sono stati le personalità di spicco che hanno frequentato o sono state ospiti dei Lupo nel corso dei secoli. Tra questi si ricordano: Costabile Carducci,un martire dei moti cilentani del 1848; Craufurd Tait Ramage,umanista e letterato scozzese, noto in Italia per aver intrapreso un viaggio nel Regno delle Due Sicilie nel 1828, che descrisse in un libro - diario che ebbe una certa rinomanza e
Stefano Passaro, garibaldino, di Vallo della Lucania, patriota antiborbonico che fu invitato dal suo fraterno amico Salvatore Lupo, liberale, antiborbonico e più volte sindaco di Centola.



Testo e immagini curate da Giuseppe Lupo e Ezio Martuscelli

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