RIONE SERRA


RIONE SERRA
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La contrada Serra, oggi, vista da San Sergio, con alle spalle la valle del fiume Lambro.

A Ds, in primo piano, il nuovo rione che dalla casa comunale si sviluppa sia a lungo la strada che porta a Palinuro sia verso San Sergio.





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La zona era chiamata “Contrada Sauci” per la massiccia presenza di piante di sambuco. Il rione, che sembra essere nato intorno al XII secolo, contemplava gli edifici che delimitano la lunga e stretta strada che partendo dalla piazza Vecchia (fino al 1918, Piazza San Nicola poi intitolata al generale Pietro Imbriaco) termina nel piazzale del Padreterno (con un panorama mozzafiato sulla valle del Lambro) dove si trova l’antica chiesetta della SS. Trinità donata alla comunità dalla famiglia Lupo.
In questo rione sono presenti importanti e antiche strutture d’interesse storico e culturale tra le quali sono da citare i palazzi: Florio – Gambardella – D’Agostinis, Ciccarino - Speranza e Lupo.



Vedute del Rione Serra da Sud. Sopra, anni “40 – “50.

Sotto, la Serra oggi (Sx), notasi a valle le recenti costruzioni lungo Via De Gasperi, a Cx il centro storico, a Dx, via T. Tasso (2018).

[Archivio Ass. Progetto Centola].




Il rione “Serra” si sviluppa lungo una cresta rocciosa, a sud-ovest di Piazza Imbriaco, da cui era possibile tenere sotto osservazione la valle del fiume Lambro, da secoli un’antica via commerciale che dagli approdi di Palinuro permetteva lo spostamento di merci e persone verso l’interno e le città di Velia e Paestum e quindi la ricca Valle di Diano. Negli ultimi decenni (dal 1974) a sud della dorsale, in località “Donnania” è stata aperta una nuova strada, intitolata ad Alcide De Gasperi, il cui tracciato è all’incirca parallelo a quello di via Imbriaco. Questo evento ha favorito la costruzione di nuove case che hanno contribuito a popolare il Rione. La prima processione che vi passò fu quella di S. Apollonio, protettore di Centola.


Uno scorcio di via P. Imbriaco, contrada Serra.


Testo e immagini a cura di Ezio Martuscelli

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