ZONE ARCHEOLOGICHE
Certosa di San Lorenzo (Padula): La Certosa di San Lorenzo, di patrimonio UNESCO, è il luogo religioso nel suo genere, più grande su tutto il territorio italiano e seconda a livello europeo dopo la certosa di Grenoble, in Francia. Vanta il chiostro esterno più grande del mondo, le cappelle interne decorate con preziosi marmi, la biblioteca le cui pavimentazioni sono a piastrelle di ceramica di Vietri sul Mare, la sua cucina famosa per aver preparato la frittata dalle 1000 uova e lo scalone, maestoso e bellissimo frutto probabilmente di uno degli allievi del grande Luigi Vanvitelli.
Parco archeologico di Elea-Velia (Ascea Marina): Sito archeologico fondato intorno al 540 a.C. da alcuni coloni Focei; i greci la chiamavano Elea, mentre i Romani mutarono il suo nome in Velia. Oggi nella città si osservano principalmente gli scavi iniziati ad opera di Amedeo Maiuri nel 1921 e poi continuati durante gli anni ‘50 e ’60. Bellissimi sono i resti dell’edificio termale, l’acropoli, l’agorà, le porte della città (Porta Rosa e Porta Marina) ed il Santuario di Poseidon Asphaleios.
Parco archeologico di Paestum: Insieme ai templi di Atene ed Agrigento, anche quelli di Paestum (di patrimonio UNESCO) in stile dorico, sono i meglio conservati dell’età Ellenistica: il Tempio di Hera, il Tempio di Nettuno ed il Tempio di Cerere. Questi sorgono al centro della città ed hanno un’estensione di circa 120 ettari circondati da una cinta muraria, conservata quasi in modo impeccabile. Tra i tre templi era collocato il mercato, ovvero la piazza dove si svolgevano le assemblee dei cittadini; mentre intorno ai templi e al mercato si estendevano i veri e propri quartieri popolari. Una visita a Paestum è d’obbligo, fiore all’occhiello dell’Alto Cilento.
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