INGHIOTTITOIO

INGHIOTTITOIO DI VALLEVONA

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Il Monte Cervati, è certamente la vetta più alta dell’intera regione Campania, con i suoi 1899 m slm, circondato da più di 8000 ettari di bosco, proprietà del comune di Sanza. 

Sono due le mete principali dei percorsi che vengono sviluppati sul Cervati: il primo percorso (se vogliamo religioso), è quello che porta al Santuario della Madonna della Neve, l’altro di natura antropica ha come destinazione l’Inghiottitoio.

Non a caso, la presenza di fenomeni carsici e la permeabilità del suo suolo, hanno dato vita a corsi d’acqua di notevole importanza, come il fiume Mingardo,  il Calore e il Bussento, ma anche a grotte di peculiari forme ed inghiottitoi, tra cui quello conosciuto come “Affunnaturo”.




Questo, si trova sul lato nord-est della vallata di Vallevona ed ha una profondità superiore ai 90 m e larga circa 50 m. Alla fine degli anni ’60 fu realizzato un tunnel di circa 500 m che consente di raggiungere questo anfiteatro naturale con pareti solcate dall’erosione carsica, in cui confluiscono tutte le acque dell’omonima valle, detta “Vallevona”.

La sua particolarità consiste nel fatto che un rivolo d’acqua scorre ininterrottamente al suo interno, e durante il periodo invernale e primaverile, quando le nevi si sciolgono, diventa un fiume che alimenta un laghetto che blocca l’ingresso ad un’altra galleria, ricca di stalattiti e stalagmiti di càlcina, la cui natura è stata da poco studiata dagli speleologi.




I turisti che visitano il luogo durante il periodo estivo restano estasiati dalla natura verde incontaminata e rigogliosa e dal suo microclima, accompagnati da piccoli animaletti come il “gracchio corallino” e “l’ Aquila reale”che decidono di nidificare ogni anno in questo luogo magico.

Nella zona detta di “Donna Nina” inoltre, è possibile captare il cosiddetto “Patriarca”, ovvero un abete bianco maestoso, quello più alto e più vetusto del monte, di circa 50 m di altezza. 


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