LE PILAE


LE PILAE

Le cammerelle, molto probabilmente erano direttamente collegate con un altro complesso strutturale costituito dalle Pilae che lo storico Schmiedt, ipotizzava fossero delle “fondazioni sommerse di una veranda sul mare”, anche se oggi è più accreditabile l’ipotesi che siano delle strutture portuali parzialmente immerse nel mare.


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Oggi si presentano solo di qualche centimetro fuori dal pelo dell’acqua, ma che quasi sicuramente in epoca romana, superavano i diversi metri, costituendo grandi piloni a sostegno di una veranda o di una passerella elevata per l’attracco delle grandi imbarcazioni e contemporaneamente, si è sviluppata anche l’idea che potessero svolgere la funzione di frangiflutti per difendersi dalle forti mareggiate invernali 


VISTA SULLE PILAE DA SANTA CROCE - FOTO D'EPOCA




Gli studiosi hanno proposto diverse ipotesi sull’analisi costruttiva dei differenti materiali che compongono le pilae, e si può dire quasi con certezza, che queste fossero dei piloni, posti lì per sorreggere una veranda, o una loggia con delle aperture poste tra un pilone e l’altro. La malta utilizzata, è la pozzolana, ovvero una malta idraulica specifica per le costruzioni immerse nell’acqua. Nello specifico, si presentano fino al pelo dell’acqua, costruite con mattoni di tufo legati da un impasto di inerti e pozzolana, mentre la parte superiore è costruita con della calce normale, mista a ciottoli di pietra locale. Lo studioso Scarfone, si soffermò ad osservare le strutture portuali, scrivendo: “Questi ultimi “sassi” citati, la cui caduta in mare è non meno localizzata o ben localizzabile, e gli scogli frangiflutti attribuiti ad un’opera ingegneristica romana a difesa del porto, sembrerebbero avere una stessa misteriosa causa comune di messa in posto, probabilmente legata forse ad un evento naturale che però anche dall’Antonini non è chiaramente segnalato né datato“confermando così, l’ipotesi del loro utilizzo come frangiflutti.  

Definizione forse troppo semplicistica, che in certo senso, non dava il giusto merito ad una costruzione tanto poderosa realizzata e concepita dalla genialità romana. 

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