IL PORTO DI SAPRI


IL PORTO DI SAPRI

Situato nella parte sud della cittadina e poco distante dal centro abitato, si trova il Porto, costituito da un molo di sopraflutto lungo 250 mt, banchinato sul lato interno e quello di sottoflutto a gomito. 


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Essendo uno dei più grandi del Golfo, è possibile ormeggiare su 5 pontili galleggianti adatti ad ospitare imbarcazioni fino a 24 mt di lunghezza, mettendo a disposizioni 350 posti barca, 50 dei quali riservati ad imbarcazioni oltre i 20 mt. Inoltre avendo un’altezza di circa 7 mt, i fondali, garantisco l’ormeggio delle imbarcazioni a vela in totale comodità.  
Tenendo conto della sua posizione strategica, tramite yacht, si possono raggiungere le magnifiche coste del Tirreno di Napoli e Capri; continuando verso sud, invece, le isole Eolie. 
Percorrendo la Strada Statale 18 dalla fine del centro abitato verso il Porto, si può ammirare la piccola cappelletta votiva di San Giorgio, posta su di uno scoglio quasi interamente ricoperto dalla vegetazione, e realizzata dalla famiglia Raimondo Pasquale nel 1929, proprietaria dei terreni limitrofi.


PANORAMA ZONA DEL PORTO - FOTO D'EPOCA


Volgendo lo sguardo verso il costone roccioso che accoglie il porto, invece, fino a qualche anno fa si poteva scorgere una vecchia fonte, conosciuta come “acqua media” e che aveva notevoli caratteristiche terapeutiche, purgative e depurative. Per di più, negli scritti del dott. Gallotti viene evidenziata la presenza di un fiume carsico sotterraneo, che nasce dalla montagna vicina e che va a finire in mare, nei pressi dello scoglio dello Scialandro, punto in cui, l’acqua, ancora oggi si presenta dolce e freddissima, proprio perché proveniente dal fiume carsico detto “Lubertino” che era già evidenziato nelle carte geografiche d’epoca Aragonese. Nel 1795, Antonini scriveva: 

“Ritornati al mare di Sapri, e ad oriente secondo l’intrapreso corso, camminando, trovasi allo scoglio detto Scialandro, sorgere in mare un notevole fiume, chiamato Obertino, la di cui acqua nei giorni di calma si può bere senza che sia con quella del mare mischiata, ma nei tempi di mediocre agitazione è coverto o confuso, ne si vede, che il solo suo gorgogliare”. 

Anche il Ramage, scrittore inglese diceva:

"vicino a Sapri, nei pressi di una roccia chiamata Scialandro, una polla d’acqua ribolle dal fondo del mare con tale forza da creare una corrente d’acqua dolce nel bel mezzo di quella salata e mi dissero pure che, quando il mare è calmo è possibile bere l’acqua dolce perchè questa non si mischia con quella salata, quando invece tira il vento essa si vede solo ribollire in mezzo al mare"

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